Francesco Trapasso realizza opere d’arte visiva ( mosaici stile bizantino ) interamente con pietre comuni raccolte lungo i corsi dei fiumi e nelle cave del comprensorio calabrese, da esse l’artista riesce a esprimere sentimenti unici.
Opere tratte fuori dalla scrematura di varie arti: muratura, carpenteria, pittura, disegno e architettura, esse si distinguono per i loro colori naturali, indistruttibili e inalterabili nel tempo, resistenti alle intemperie, pioggia, vento, gelo e quant’altro, possono essere esposte in qualsiasi ambiente sia interno che esterno.
Fin dal principio il modo espressivo che predilige l’artista è quello figurativo con toni che spaziano dall’arte sacra a quello dei paesaggi calabresi più belli , come le vedute di Copanello e Tropea. A questi si aggiungono ritratti di personaggi famosi del passato come : Matti Preti, San Giovanni Paolo II Papa, Beata Madre Teresa di Calcutta e scorci con animali da cortile e contadini a lavoro.
La caratteristica immediata che salta all’occhio di chi si sofferma ad ammirare le opere dell’artista è che il loro apparire è del tutto sorprendente, fatte di tonalità date dalla natura e che, in modo magico , l’artista è capace di scegliere e miscelare armoniosamente.
I toni sono unici, irripetibili, impossibili da realizzare con i colori ora in commercio, ogni figura prende forma sassolino dopo sassolino, senza alcun risparmio di energie da parte dell’artista che a tutti i costi vuole dare un’anima anche a delle semplici pietre dure.
Grande testimonianza di forza infinita che l’artista attraverso la volontà e la passione inventa generi nuovi, creativi e attraverso i quali riesce meglio a comunicare con se stesso e il resto del mondo.
Desiderio dell’artista è quello di trovare un luogo o una struttura pubblica idonea ad accoglierle e a farle ammirare nella loro interezza, tutte insieme proprio come una famiglia. Solo così risaltano le caratteristiche delle opere che sono non solo uniche ma anche straordinarie da osservare.